L’impiego delle pompe da vuoto nell’industria farmaceutica
Le pompe da vuoto sono tra le più diffuse apparecchiature utilizzate nell’industria farmaceutica e biofarmaceutica. Vengono impiegate dalla scala pilota a quella industriale in tutti i settori: dai produttori di intermedi a quelli di principi attivi (API).
Essiccamento
Tipico processo che richiede la tecnologia del vuoto è l’essiccamento, che rappresenta uno step cruciale nella sequenza di finissaggio del prodotto farmaceutico.
L’essiccamento si colloca immediatamente dopo la centrifugazione o la filtrazione. Si tratta di un processo in cui viene rimossa l’umidità presente in una massa solida, introducendo calore dall’esterno. Tale operazione viene condotta sotto vuoto al fine di essiccare a basse temperature sostanze termo-sensibili o igroscopiche.
Nell’ambito farmaceutico il processo di essiccamento è di tipo discontinuo e può essere effettuato con diverse tecnologie in funzione del prodotto.
Prodotti cristallini provenienti da sintesi (reattore) sono prevalentemente destinati al trattamento con essiccatori dinamici (essiccatori rotativi ed essiccatori orizzontali a palette). Per tali prodotti sono infatti richiesti una granulometria molto definita ed un grado di umidità molto basso.
Invece prodotti amorfi o di provenienza vegetale/animale vengono di norma processati da essiccatori statici. Per questi prodotti generalmente la granulometria non risulta un fattore determinante, in quanto vengono successivamente sottoposti a macinazione, ed il grado di umidità di acqua non è mai così stringente.
Essiccamento dinamico
È il caso tipico che si presenta nella produzione di principi attivi (API). L’efficacia del processo d’essiccamento in un sistema dinamico è attribuibile non solo all’impianto in sé, ma anche al gruppo da vuoto tramite l’utilizzo di essiccatori rotativi ed essiccatori orizzontali a palette. Contesto in cui la pompa del vuoto si ritrova a fronteggiare contemporaneamente la presenza di solventi organici aggressivi (ad es. acetone, toluene, ecc..) e la potenziale interazione con particelle solide di polvere (specialmente qualora non trattenute a dovere dai sistemi filtranti). Le pompe da vuoto Italvacuum sono in grado di soddisfare entrambe le richieste.
Necessitando di un grado di umidità finale molto basso, è frequente che gli essiccatori dinamici siano abbinati a pompe accoppiate a compressori root. Ai fini del processo, è necessario attivare tali compressori nella fase finale dell’essiccamento con lo scopo di estrarre le ultime tracce di solvente trattenuto dalle polveri farmaceutiche. In tali circostanze viene bypassato il condensatore, che sempre precede il gruppo da vuoto Saurus939, e viene attivato il compressore volumetrico. Con l’aiuto del root è possibile raggiungere gradi di vuoto molto bassi accoppiati a valori di portata estremamente alti.
Nell’essiccamento di principi attivi (API) ed in genere per i prodotti chimico-farmaceutici il valore della pompa Saurus si manifesta nell’alta sopportabilità alle condizioni più gravose come la presenza di polveri, di solventi aggressivi ecc.) dove le altre tecnologie del vuoto manifestano i loro limiti.
Essiccamento statico
Gli essiccatori statici, impianti universali in grado di asciugare qualsiasi prodotto.
Un esempio applicativo è costituito dall’essiccamento di estratti vegetali, tipico dell’industria fitoterapica oggi in forte espansione. Tale settore combina le più moderne tecnologie estrattive con le tecniche di essiccamento sotto vuoto dell’industria farmaceutica affermatesi sin dalle origini. I prodotti di derivazione naturale e di matrice vegetale vengono sottoposti ad estrazione con solventi. Il lotto risultante da tale trattamento viene quindi essiccato con lo scopo di preservarne inalterate le caratteristiche termo-sensibili. Il processo prevede l’attivazione della pompa da vuoto e del gruppo di condensazione. Entrambi restano attivi per l’intera durata del processo. Nell’essiccamento statico le pompe da vuoto Saurus939 sono fornite nella versione base doppio stadio con o senza root.